(o
Mejía). Umanista ed erudito spagnolo. Studiò a Siviglia e a
Salamanca. Matematico e astrologo, cosmografo, storico, fu in corrispondenza
epistolare con Erasmo, G.L. Vives, J.G. Sepùlveda. Nel 1548, dopo la
morte di Antonio de Guevara, fu insignito del titolo di cronista del regno da
Carlo V. Espressione dell'enciclopedismo scientifico del Rinascimento,
M.
pubblicò, sul modello delle
Notti attiche di A. Gellio, una
Miscellanea o
Silva de varia lección (1540), che raccoglie
dissertazioni in prosa su argomenti disparati, e fu ripetutamente tradotta in
varie lingue. Del 1545 è la
Historia imperial y ces rea, sorta di
compendio storico universale da Giulio Cesare a Massimiliano I d'Austria.
Scrisse inoltre, sul modello dei
Colloquia di Erasmo da Rotterdam, i
Coloquios o
Di logos (1547), di argomento scientifico e
filosofico. In esse trattò questioni di medicina, scrisse sui fenomeni
astronomici, sulle cognizioni scientifiche dei suoi tempi e sulle opere di
Luciano e di Apuleio. La
Historia de Carlos Quinto rimase incompleta e fu
pubblicata la prima volta nel 1918 (Siviglia 1497-1551).